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Zecche: come difendersi e godersi le vacanze

L’estate è tra le stagioni preferite dalla maggior parte delle persone.

È il periodo delle vacanze, del sole, del mare, del relax, ma ahimè a volte l’estate ha in serbo qualche spiacevole sorpresa. Oltre alle zanzare infatti, un altro spiacevole ospite è rappresentato dalle zecche.

le zecche si annindano nel pelo degli animali
Fonte immagine: internet

In realtà il periodo di massima attività delle zecche non comprende solo i mesi estivi ma va da marzo a ottobre.
Le zecche sono parassiti di colore scuro e di dimensioni molto piccole. Vivono preferibilmente in ambienti boschivi, umidi e ombreggiati, ricchi di vegetazione spontanea. Sono frequenti anche nei prati incolti e lungo i sentieri poco battuti, mimetizzate fra l’erba e i cespugli.
Per sopravvivere hanno bisogno di succhiare sangue, per questo si attaccano agli animali o all’uomo. È proprio durante questa fase che può avvenire la trasmissione di malattie.

Ma quindi, cosa fare se veniamo punti da una zecca?

Innanzitutto la zecca va rimossa, delicatamente, aiutandosi con una pinzetta (quelle per le sopracciglia per intenderci) e afferrata il più vicino possibile al punto di inserzione nella cute, evitando di tirarla o strapparla e soprattutto evitando di utilizzare sostanze oleose o irritanti: tutto questo favorirebbe il rigurgito e quindi aumenterebbe il rischio di trasmissione di malattia. Successivamente disinfettare la zona della puntura.
Bisogna chiarire che le zecche posso trasmettere molte malattie, ma quelle di principale interesse per l’uomo sono il Morbo di Lyme (Borrelliosi) e la Meningoencefalite da zecche (TBE).

Morbo di Lyme

lesione puntiforme esito di una puntura di zecca
Fonte immagine: internet

L’infezione da Borrelia inizia di norma con un arrossamento della pelle nella zona del morso, dopo circa due settimane. Tale arrossamento non è doloroso e tende a ingrandirsi progressivamente; per questo motivo è chiamato eritema migrante. Se non viene curata, questa malattia può diventare pericolosa per l’uomo.
In questo caso non esiste un vaccino, tuttavia la Borrelliosi può essere trattata efficacemente con la terapia antibiotica. Perciò se si viene punti da una zecca, il consiglio è di rimuoverla e tenere monitorata la zona per i successivi 15-30 giorni, in modo che nel caso di comparsa di un arrossamento, ci si possa rivolgere subito al proprio medico.

Meningoencefalite da zecche

La TBE è una grave malattia virale che può colpire il sistema nervoso centrale e periferico e per la quale non esiste una terapia efficace. Tuttavia esiste un vaccino pronto a proteggerci.
La vaccinazione è costituita da tre dosi ed è consigliabile iniziare il ciclo durante il periodo invernale poiché la protezione inizia ad essere efficace solo dopo la seconda dose.

Da qui la risposta alla classica domanda “ha senso iniziare a vaccinarsi ora che è estate?” Si. Ha sempre senso, poiché la vaccinazione non vi proteggerà per questa stagione, ma sarete pronti e protetti per la prossima! A tal proposito vi consiglio comunque di rivolgervi al vostro centro vaccinale.

QUI un approfondimento.

Possiamo evitare di essere punti?

In questo caso la risposta è ni. Possiamo provarci, mettendo in atto tutte le migliori accortezze comportamentali, ma ricordatevi che le zecche sono sempre dietro l’angolo.
Comunque per voi amanti della montagna e delle camminate tenete bene a mente queste semplici regole:

– è sempre bene indossare un abbigliamento di colore chiaro (che rende più evidente la presenza delle zecche), in grado di coprire quanto più possibile il corpo (pantaloni lunghi infilati nei calzettoni e camicia a maniche lunghe infilata nei pantaloni) e proteggere i piedi con scarpe alte sulle caviglie;
– camminare al centro dei sentieri e evitare di sedersi e di sostare nell’erba alta o in prossimità di cespugli e vegetazione incolta;
– applicare prodotti repellenti per insetti sulla pelle scoperta o sui vestiti;
– durante l’escursione controllarsi frequentemente per rimuovere eventuali zecche non ancora attaccate;
– al rientro dall’escursione spazzolare i vestiti, lavarsi e controllare tutto il corpo (meglio se con l’aiuto di qualcuno), senza trascurare la schiena e il cuoio capelluto.

A questo punto non mi resta che augurarvi buone e sicure passeggiate!

Se volete leggere le regole d’oro del buon viaggiatore leggete QUI.