Salute orale in gravidanza: i campanelli di allarme
La gravidanza è il periodo più intenso, emozionante e di grande cambiamento di una donna. Il cavo orale, come tutto l’organismo risente degli squilibri e dei nuovi equilibri ormonali, dell’aumentata acidità della saliva e delle modificazioni alimentari. Purtroppo oggi ci sono ancora moltissime gestanti che non sanno o non si preoccupano delle conseguenze dei cambiamenti che avvengono nella loro bocca. Oggi voglio aiutare tutte loro a diventare più consapevoli e fare del seguente trafiletto il loro mantra:
“ Il mantenimento di condizioni ottimali del cavo orale della donna è fondamentale per il miglior esito della gravidanza e per la promozione della salute orale del nascituro“.
Queste parole le ho prese dalle Raccomandazioni per la promozione della salute orale in età perinatale del Ministero della Salute, un documento dedicato a ginecologi, ostetriche, infermieri, odontoiatri ed igienisti dentali ma che se volete potete consultare voi stesse qui.
Partiamo dal fondamentale e senza mezze parole:
è stato dimostrato che la presenza di parodontite ( malattia parodontale o un tempo detta piorrea ) durante la gestazione può portare a manifestazioni avverse della gravidanza stessa: parti pretermine e aborto, nascite sottopeso, ritardo di crescita del feto e pre-eclampsia (grave condizione di ipertensione della donna). Inoltre è ormai dato di fatto che i batteri responsabili della carie si trasmettono in maniera verticale dalla madre al bambino attraverso la saliva e che le condizioni di salute orale della madre rappresentano un fattore predittivo delle condizioni di salute orale del bambino.
Mi rivolgo a tutte le gestanti che non vanno dal dentista da più di 12 mesi e che fino ad oggi non pensavano fosse importante controllare la salute della bocca: chiamatelo e fatevi un bel controllo così che se va tutto bene si possa continuare così, magari selezionando i migliori prodotti e presidi da usare ogni giorno a casa e se invece ci fosse un problema si possa intervenire e risolverlo.
Di seguito vi elenco i sintomi e relative conseguenze di cui dovete essere a conoscenza così da poter accendere una spia di allarme che possa ulteriormente motivarvi a fare quella telefonata:
- sanguinamento gengivale
- che poi diventa infiammazione gengivale
- rigonfiamento anomalo e sproporzionato gengivale: epulide gravidica
- dolore alla masticazione
- alitosi
- aumento della recessione gengivale (se soffrite da prima della gravidanza di recessioni e tasche parodontali siete seguite anche ora con attenzione… giusto?)
- mobilità dei denti
- aumentata acidità in bocca (avere la saliva acida in seguito alle nausee e al reflusso significa esporre i denti al rischio di demineralizzarsi, diventare più deboli e suscettibili alla carie e più sensibili)
Ora che sapete i sintomi vi dico anche cosa potete fare, dopo aver chiamato lo studio dentistico, ovviamente:
In caso di sanguinamento e gengivite
vi consiglio di scegliere uno spazzolino o un inserto per spazzolino elettrico morbido e delicato con cui possiate spazzolarvi bene senza farvi male. Prediligete dentifrici senza microgranuli e sbiancanti perché avete bisogno di qualcosa di soft che contenga ingredienti utili a calmare le gengive irritate: aloe, malva, ratania, zinco, anche i dentifrici salini vanno bene.
In caso di aumentata acidità in bocca da nausea e/o reflusso
vi consiglio, come da linee guida del Ministero di:
- mangiare quantità di cibo piccole ma frequenti
- risciacquare la bocca dopo gli espisodi di vomito con acqua e un cucchiaino di bicarbonato per neutralizzare l’acidità
- masticare gomme senza zucchero allo xilitolo per stimolare la produzione di saliva e contrastare la proliferazione batterica
- utilizzare spazzolini da denti morbidi con dentifrici remineralizzanti. Sono banditi gli sbiancanti e i microgranuli.
- aggiungo io: valutare con l’igienista dentale impacchi remineralizzanti serali periodici o continuativi.
- per la prevenzione della carie in gravidanza ad oggi non è prevista una integrazione con fluoro per bocca (indicazione della Società Italiana di nutrizione Umana)
Il collutorio
Non esistono studi sull’uomo che dimostrino che la Clorexidina, antibatterico classico per le infezioni orali, sia sicura se utilizzata in gravidanza, quindi vi consiglio prodotti a base di aloe o zinco e di consultare sempre il vostro igienista dentale prima di acquistarlo. Vietati i collutori che contengono alcool.
Spero di esservi stata utile e vi lascio con una domanda:
Un recente studio ha preso in esame le abitudini di igiene orale in gravidanza di 300 donne e ha evidenziato che il 77% non si è sottoposto a un controllo dal dentista, l’83% se contiamo anche coloro che non si sono sottoposte nemmeno alla seduta di igiene orale periodica dall’igienista dentale. Il 56% di loro aveva notato sintomi come gonfiore e sanguinamento gengivale durante la gravidanza.
Voi avreste fatto parte di queste percentuali?
Tatiana
Ps: in questo articolo ho intervistato una collega in gravidanza che mi ha riferito tanti consigli pratici per l’igiene orale di tutti i giorni.

