PMA

Salute orale e procreazione medicalmente assistita: un binomio sottovalutato

Esiste una correlazione tra la terapia ormonale della procreazione medicalmente assistita e lo stato di salute del cavo orale? Esiste una correlazione tra la salute della bocca e l’esito positivo della PMA? Sì.

La cosa preoccupante è che le donne che intraprendono questo percorso sono molto occupate a pensare ad altre condizioni di salute generale, che sicuramente hanno rilevanza per il percorso intrapreso, e si dimenticano o reputano poco importanti le manifestazioni infiammatorie di denti e gengive.

Oggi ho l’onore di intervistare per voi la Dott. ssa Chiara Mambelli, Igienista Dentale, che ha presentato la sua tesi di laurea con il titolo:  “Valutazione parodontale nelle pazienti in terapia per procreazione medicalmente assistita” – Relatore: Prof.ssa Chiara Camorali –  presso l’Università degli Studi di Bologna.

Come mai una Igienista Dentale si interessa ad un argomento come questo per la tesi di laurea?

All’ultimo anno di università, in procinto di iniziare la tesi di laurea, mi ha particolarmente colpito un argomento trattato: la relazione tra lo stato di salute parodontale e la gravidanza, su cui però erano già stati presentati molti lavori e molti studi. E’ stato in quel momento che mi è venuto  in mente quando mia mamma mi raccontò della PMA, procreazione medicalmente assistita, alla quale si era sottoposta molti anni prima in quanto non riusciva ad avere figli.

Puoi dirmi in parole facili qual’ era lo scopo dello studio?

1.Verificare l’influenza della terapia ormonale sui tessuti parodontali (gengive e osso di sostegno dei denti)

2.Osservare l’efficacia della TPnC  (ovvero, per dirlo in parole facili: sedute di Igiene Orale Professionale approfondite) eseguita prima della terapia ormonale

3.Determinare se vi è una correlazione tra durata della terapia e variazione dei parametri clinici parodontali  (vedere proprio se questi farmaci ormonali provocano delle modificazioni della salute orale)

4.Stabilire se esiste un’interazione tra lo stato di salute parodontale al momento del transfer (T1) e il numero di ovuli prodotti, di embrioni inseminati e il successo dell’impianto e se questi risultati migliorano in seguito a TPnC

 Sono molto curiosa:  hai trovato voglia di partecipare o chiusura?

La Dottoressa Porcu, primario del reparto di ginecologia dell’ospedale Sant’Orsola di Bologna, ha ritenuto subito la mia tesi molto interessante. Si è informata su studi a riguardo e mi ha permesso di eseguire tirocinio, affiancata dalle ginecologhe del suo reparto.

Queste ultime invece non sembravano molto propense ad aiutarmi nello studio. Spesso infatti non proponevano nemmeno alle future pazienti del percorso di PMA di partecipare alla ricerca. Dopo diverso tempo e con molta pazienza sono comunque riuscita a raccogliere il numero giusto di pazienti partecipanti al mio progetto di tesi.

Hai riscontrato scetticismo nelle partecipanti nel momento in cui hanno scoperto che la ricerca verteva su una valutazione del loro stato di salute orale?

Molte pazienti si sono rifiutate di partecipare allo studio perché ritevano non fosse importante e non inerente al loro scopo: una sana gravidanza. Altre invece, che hanno capito che era uno studio gratuito e che poteva fornire loro informazioni importanti, si sono interessate molto alla ricerca. Sono state molto  disponibili a presentarsi presso la Clinica Universitaria per eseguire i diversi controlli necessari.

Come ti sei presentata alle partecipanti?

Mi presentavo alle partecipanti dicendo che ero una studentessa di igiene dentale e che stavo facendo uno studio, in collaborazione con il reparto di PMA, riguardante la relazione tra lo stato di salute orale e il possibile peggioramento di questa in relazione agli ormoni dati loro in fase di  procreazione medicalmente assistita

Quali sono stati i requisisti di partecipazione allo studio?

1.  Età: 30 – 45 anni

2.  Anamnesi medica negativa (nessuna malattia dichiarata)

3.  Non fumatrici

4.  No assunzione di farmaci che possono influire sui tessuti parodontali (esistono dei medicinali che hanno il potere di provocare delle modificazioni in bocca)

5.  BMI (indice di massa corporea) : 18,0 – 24,9

6.  Numero di denti naturali ≥ 20

7.  Assenza di precedente trattamento parodontale chirurgico

8.  Assenza di trattamento ormonale di PMA nei precedenti 6 mesi

9.  Protocollo ormonale lungo di PMA (farmaco analogo del GnRH e terapia gonadotropinica)

10. Fecondazione programmata con la tecnica FIVET

Puoi dirmi in parole facili quali sono stati i risultati?

1. abbiamo notato che la terapia ormonale influisce negativamente sui tessuti parodontali portando ad un evidente peggioramento di essi (le gengive soprattutto se già infiammate subiscono negativamente la terapia ormonale aumentando la loro condizione infiammatoria)

2. abbiamo dimostrato che eseguire una seduta di igiene orale prima dell’inizio della terapia ormonale è un’ operazione preventiva ed evita che poi dopo la terapia ormonale ci sia un peggioramento dei valori parodontali

3. vi è un evidente correlazione tra durata della terapia ormonale e peggioramento dei parametri parodontali

4. le pazienti parodontali (ovvero quelle che avevano problematiche di gengivite e parodontite già da prima dell’inizio della terapia ormonale)  hanno prodotto in percentuale meno ovuli, meno embrioni inseminati e minor successo dell’impianto e quindi esito negativo della gravidanza. Questo risultato è l’ unico non statisticamente significativo in quanto il numero dei campioni era troppo basso per generalizzare, ma già un buono spunto di riflessione e stimolo per un proseguimento: lo sapete che le donne in gravidanza che soffrono di problemi parodontali sono a maggior rischio di sviluppare parti pretermine o sottopeso?

Lo studio è stato o sarà pubblicato? Pensi di proseguire con la ricerca in questo senso?

Sarebbe molto interessante proseguire questo studio con un numero più  elevato di pazienti. Come detto però ho impiegato molto tempo per reclutare le partecipanti. Per questo dopo la laurea ho smesso. Sarebbe bello proporre ad un altro studente di continuare e reclutare più donne, per aumentare i dati raccolti e poter pubblicare lo studio.

In qualità di igienista dentale  che consiglio ti senti di dare alle donne che decidono di intraprendere questo percorso?

Non considerate che le discipline mediche  siano separate tra loro e non abbiano nessun nesso. La bocca e gli ormoni della PMA e poi della gravidanza, come poi molte altre parti del corpo, hanno un collegamento tra di loro che non va sottovalutato! Una volta che si decide di intraprendere un percorso di PMA è bene essere il più sani possibili a livello medico in generale, e soprattutto come ne deduce questo studio, a livello parodontale! Un controllo, una visita in più prima di iniziare questa avventura è sicuramente positivo.

Grazie mille per questa intervista Chiara!

Voglio stressare questo punto: la salute del cavo orale influisce sul nostro organismo. Qualsiasi tipo di percorso si stia affrontando. Prendetevene cura!

Tatiana