#chiediallosteopata,  health corner,  kids corner

Malocclusione e respirazione orale nel bambino: esiste una correlazione?

La risposta è si, esiste un legame forte tra la respirazione orale e la malocclusione, questa relazione si manifesta nel bambino con alterazioni della funzione e asimmetrie dento-scheletriche, portando ad uno schema occlusale non ottimale.

Spesso è difficile stabilire se l’alterazione primaria sia respiratoria o cranio-facciale ma sicuramente il problema deve essere indirizzato e risolto dalla collaborazione di diverse figure professionali (pediatra, otorinolaringoiatra, allergologo, dentista, logopedista e terapia manuale – osteopata).

La Malocclusione e la respirazione orale: cosa sono?

La respirazione fisiologica è quella nasale, mentre quella mista o orale non sono fisiologiche (parafunzionali).

Nella respirazione orale l’aria passa esclusivamente o parzialmente all’interno della bocca invece che all’interno del naso e i fattori di rischio di questa abitudine possono essere innati o acquisiti.

Le cause congenite comprendono: anormalità ossee o del tessuto molle delle cavità nasali (es. deviazione del setto nasale). Le cause post-nascita comprendono: conseguenze di fratture del massiccio facciale, rinofaringiti ricorrenti, riniti allergiche, polipi nasali, sinusite cronica, adeno-tonsillite cronica, ipertrofia dei turbinati, ipertrofia delle tonsille e/o delle adenoidi.

Queste condizioni costringono il bambino a respirare solo con la bocca causando alterazioni nella forma cranio-facciale con posizionamento anomalo della mascella rispetto alla mandibola, ma anche di altre strutture, come ad esempio la lingua, che sarà costretta ad abbassarsi per poter far passare più aria nella bocca.

Inoltre il palato sarà meno sviluppato (palato stretto o ogivale) con conseguente ripercussioni sull’arcata inferiore della bocca. L’insieme di tali modifiche influenzerà la corretta occlusione del bambino ma anche lo spazio delle cavità nasali riducendo la loro pervietà.

La malocclusione non è per forza conseguente alla presenza di respirazione orale, infatti si è visto che alcuni bimbi che prolungano l’utilizzo più del dovuto del ciuccio, del biberon o succhiano il dito costantemente dimostrano un meccanismo di occlusione non ottimale.

Conseguenze, non solo a livello del volto.

Queste modifiche causano problemi funzionali, strutturali, posturali, biomeccanici, e comportamentali. Di seguito vedremo solo alcune delle possibili conseguenze.

Lo spostamento della lingua dalla sua fisiologica posizione, può causare anche movimenti anomali di questo organo durante l’atto della deglutizione, infatti si potrebbe notare che la lingua si interpone tra le arcate durante questa attività, tale atteggiamento viene definita come deglutizione atipica.
Possono anche causare dei compensi a livello del resto del corpo, spesso i bambini in crescita dimostrano delle forme della colonna e del torace modificate (ipercifosi dorsale e espansione toracica ridotta) a causa delle modiche cranio-facciali, molte volte in bambini sono costretti a portare il capo in avanti per agevolare la funzione respiratoria.

Inoltre, è stato dimostrato come questa relazione possa essere ricollegata alla ricorrenza di otiti, disturbi nella respirazione durante il sonno, mal di testa, disorientamento, disordini nel temperamento, tolleranza ridotta all’esercizio e dolore alla schiena.

Intervento terapeutico

Quindi, considerando che la respirazione e la malocclusione giocano un ruolo fondamentale nella crescita del bambino e la loro relazione è strettissima, un intervento e riconoscimento precoce dei fattori di rischio permette di ridurre la cronicità dei sintomi dovuti a questa correlazione.

In che modo la terapia manuale può essere utile?

L’osteopata in questi casi non può modificare la forma ma può certamente monitorare e agevolare la corretta funzione dell’apparato respiratorio e stomatognatico. Ovvio che resta inutile migliorare la funzione se non si agisce anche sulla forma per questo è importante rivolgersi a degli specialisti mirati.
In più, l’intervento osteopatico è un ottimo alleato, per valutare e intervenire su i compensi a livello del rachide.

I consigli dell’osteopata #chiediallosteopata

• Se il tuo bambino soffre dei sintomi sopra indicati (otiti, disturbi nella respirazione durante il sonno, mal di testa, disorientamento, disordini nel temperamento e dolore alla schiena) chiedi un consulto al tuo pediatra curante.
• Non prolungate oltre il tempo necessario l’utilizzo del ciuccio e del biberon.
• Controllate che i vostri bambini non portino il dito in bocca.
• Portate il vostro bambino dal dentista pediatrico sin da piccolo, prima si interviene meglio è!

Se il tuo bambino soffre di disturbi frequenti e nessuno sa darti una spiegazione, prova a consultare il mio blog ricco di consigli!

Prevenire è meglio che curare