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Denti bianchi: lo sbiancamento fa male?

Dopo le innumerevoli richieste di informazioni sullo sbiancamento dei denti oggi finalmente ve ne parlo in maniera esaustiva ( spero! ) cercando di dare risposta a tutte le  vostre domande.

Lo sbiancamento rovina i denti?

Rispondo come prima cosa a questa domanda perché devo farvi capire un concetto importante: lo sbiancamento dentale professionale, eseguito presso lo studio dentistico o sotto supervisione di un clinico, non fa danni. Potete fare molti più danni voi lavandovi i denti con il bicarbonato e il limone pensando di sbiancarveli.
Questa paura devo dire che può avere una certa fondatezza se pensiamo che i primi esperimenti di sbiancamento dentale effettuati da dei medici nel 1877 prevedevano l’utilizzo di acido ossalico e acido idrocloridrico.
Ma la medicina si è evoluta e continua ad evolversi e oggi si utilizzano dei materiali ( che dopo vediamo nel dettaglio ) a ph neuro o basico.
Se volete schiarire il colore dei vostri denti, smettete di fare degli esperimenti casalinghi con sostanze abrasive e acide ( bicarbonato e limone ) e rivolgetevi al vostro studio dentistico di fiducia.

Bevo molti caffè e ho i denti macchiati: posso fare lo sbiancamento dentale?

Prima di entrare nel dettaglio sulle tecniche di sbiancamento è bene fare chiarezza su un altro concetto importante: le macchie sui denti non sono tutte uguali.
Come ho spiegato quando vi ho parlato dei dentifrici whitening le macchie dentali si suddividono grossomodo in due categorie:
estrinseche – ovvero esterne, appoggiate sulla superficie dello smalto: sono quelle caratteristiche di chi beve molti caffè, del fumatore, ma anche di chi ha usato molto tempo dei collutori con clorexidina o fluoruro stannoso ( attenzione: non sono le macchie da fluorosi ) o dovute alla presenza di batteri cromogeni ( black stains )… Insomma sono quelle macchie che vengono via con una bella seduta di igiene orale professionale.

intrinseche – ovvero interne, caratteristiche della profondità di smalto e dentina: sono le colorazioni tipiche dell’assunzione prolungata di tetracicline, delle fluorosi ( eccole! ),  di anomalie nella formazione di smalto e dentina ( amelogenesi o dentinogenesi imperfette ) , di alcune malattie sistemiche.  Fanno parte di queste pigmentazioni anche le caratteristiche dei denti che subiscono traumi ( la classica macchia bianca isolato su un dente unico o gruppi di denti limitrofi, ma non generalizzati su tutta la bocca ) e necrosi della polpa dentale.

Lo sbiancamento dentale professionale serve per eliminare o rendere molto meno evidenti determinati tipi di macchie intrinseche, o semplicemente per schiarire il colore naturale dei denti ed illuminare così il sorriso.
Vi state chiedendo se sia il vostro caso? Non vi resta che andare dal vostro igienista dentale o dentista di fiducia a fare due chiacchiere.

Esistono diversi metodi di sbiancamento?

Sì. Come avrete compreso leggendo le prime righe di questo articolo, i casi in cui ci si trova a fare lo sbiancamento sono molteplici e molteplici sono le soluzioni a disposizione del clinico per arrivare al risultato.
Partiamo da una definizione tecnica:
“Lo sbiancamento è un processo chimico, mediato da sostanze di varia tipologia e concentrazione, che determinano un effetto cosmetico a carico dei tessuti duri del dente, con conseguente miglioramento  delle caratteristiche estetiche.”

Il materiale ( la sostanza ) che oggi viene impiegato è sempre lo stesso ( perossido di idrogeno o perossido di carbammide ) , quello che cambia sono le percentuali di concentrazione e la durata del trattamento.
In buona sostanza, il perossido penetra all’interno della naturale microporosità dello smalto liberando ossigeno attivo che va ad eliminare le pigmentazioni attraverso una reazione chimica di ossidoriduzione. Ecco quindi che, come avrete già capito, tutti i prodotti che non contengono perossidi, ad oggi, non possono essere in grado di sbiancare, ma possono aiutare a mantenere i risultati dopo lo sbiancamento ( come ad esempio i dentifrici ).

Metodiche di sbiancamento:

– sbiancamento professionale “in office” o “ alla poltrona”: solitamente con questa tecnica è previsto l’utilizzo di gel a base di perossido ad alte concentrazioni con tempi di contatto relativamente brevi.
Solitamente sono sedute da 45 minuti e possono essere necessarie più sedute.

– sbiancamento professionale domiciliare: in questo caso si utilizzano gel a concentrazioni più basse che necessitano di tempi di contatto più lunghi. Potreste sentirvi proporre di realizzare delle mascherine su misura da indossare per 4 ore fino anche a tutta la notte per 10/15 giorni consecutivi. Oppure esistono anche delle mascherine universali precaricate che possono essere prescritte per 10 giorni.

trattamento sbinacante domiciliare personalizzato
Trattamento sbiancante Opalescence con mascherine personalizzate
trattamento sbinacante con mascherine universali
Trattamento Opalescence Go con mascherine precaricate universali

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Non sono isolati i casi in cui sia necessario combinare i due trattamenti, in base alle necessità cliniche (alcune discromie hanno bisogno di un determinato piano terapeutico) e alla soddisfazione dei pazienti: se non siete soddisfatti, ditecelo! Troveremo insieme il giusto percorso per arrivare al risultato! Lo dico perché spesso sento dire cose come “ ho fatto lo sbiancamento ma non ha funzionato “ o “ ho fatto lo sbiancamento e mi è durato pochissimo”! Parlatene con il clinico che vi ha seguito!

Quanto dura lo sbiancamento?

Sono moltissimi i fattori che influiscono sulla durata dello sbiancamento: le caratteristiche dei denti, la tecnica utilizzata, la precisione con cui si sono seguiti i consigli e i tempi per il  trattamento, l’attenzione per l’igiene orale a casa e il tipo di trattamento stesso.
Ad oggi i risultati più duraturi nel tempo sono quelli domiciliari con mascherine personalizzate. Al tempo stesso qualora fosse necessario ripetere il trattamento in office a distanza di 6 mesi o un anno, non ci sarebbero problemi: io ho pazienti che una volta all’anno lo fanno!
Le tecniche diverse da quelle che vi ho raccontato prima, come per esempio lo “sbiancamento veloce” a fine seduta di igiene orale che possono impiegare 10-20 minuti di applicazione non possono essere considerati dei veri e propri sbiancamenti, pur essendo sempre a base di perossidi, fanno risultare il dente più bianco nell’immediato ma recidivano molto in fretta. Se vi siete sottoposti a questo trattamento, non avete fatto un trattamento sbiancante “vero” quanto forse più un trattamento “ illuminante”.

Con i denti sensibili è controindicato?

Solitamente si consiglia di risolvere il problema della sensibilità prima di procedere con il trattamento sbiancante. E di accompagnare la durata del trattamento ad un dentifricio desensibilizzante con Fluoro o Idrossiapatite.

instagram @mysmileroutine

Ci sono effetti indesiderati?

L’unico possibile effetto indesiderato è una aumentata sensibilità dei denti nelle ore seguenti il trattamento. Non è la sensibilità dentale “normale” bensì è come sentire delle pulsazioni interne al dente che possono essere anche molto fastidiose. Sono poco prevedibili, c’è chi le manifesta e chi no, ma in ogni caso sono controllabili con dei prodotti topici che contengano nitrato di potassio.
Questa sensibilità è completamente reversibile nel giro di 48-72 ore.
Personalmente ho potuto apprezzare che l’utilizzo di un dentifricio con Idrossiapatite nelle settimane precedenti e durante il trattamento aiuta moltissimo nel prevenire questo spiacevole effetto indesiderato.

Dentifricio whitening per denti sensibili
Dentifricio Opalescence Whitening Sensitivity Relief ( adatto durante lo sbiancamento domiciliare e nel mantenimento ) per denti sensibili
Nitrato di postassio
Mascherine precaricate UltraEZ per applicazioni topiche di nitrato di postassio
Dentifricio con idrossiapatite
Trattamento Urto Biorepair utilizzabile anche come dentifricio per la prevenzione e il trattamento della sensibilità

L’argomento sbiancamento è davvero molto ampio quindi direi…. Fine prima parte! Fra qualche giorno tornerò per parlarne ancora e rispondere ad altre domande come:

Quanto costa?
Come mantenere lo sbiancamento nel tempo?
Esistono rimedi naturali per sbiancare i denti?
Bisogna eseguire una seduta di igiene orale prima di fare lo sbiancamento?
Posso acquistare il trattamento on line?
Si può fare il gravidanza?
Si può fare su corone e otturazioni?
Funziona sui denti devitalizzati?

 

A presto allora!

Ringrazio Opalescence Italia per avermi supportato nella realizzazione di questi contenuti.

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