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L’infezione da HPV: tutto quello che c’è da sapere

Molto spesso sento pazienti, amiche, conoscenti dire cose tipo: “ho fatto il pap test ed è risultato positivo, significa che ho un tumore?” oppure “io e mio marito non abbiamo mai avuto il papilloma virus quindi mia figlia non avrà questo problema” o ancora “perché dovrei vaccinare mio figlio maschio per il papilloma virus?”… ALT! Siete sicuri di sapere di cosa state parlando? Vi aiuto io a fare un po’ di chiarezza!

Il papilloma virus umano (o HPV) è un virus che si trasmette per contatto diretto (pelle-pelle), generalmente tramite rapporti sessuali non protetti. Sono stati identificati più di 100 tipi di HPV la maggior parte dei quali causano lesioni benigne come le comuni verruche a livello delle mani e dei piedi; tuttavia una parte di questi può infettare le mucose genitali e causare i condilomi, che se non trattati possono diventare lesioni cancerose.

E’ proprio in base a queste differenze di aggressività che vengono suddivisi in:

  • A basso rischio (non oncogeni): I più comuni sono il sierotipo 6 e 11 che causano frequentemente condilomi genitali.

  • Ad alto rischio (oncogeni): I più comuni sono il 16 e il 18 che sono i principali responsabili di tumore della cervice uterina e di altri tumori ano-genitali.

Eh si! Perché il papilloma virus non è solo responsabile del tumore della cervice! Può causare infatti, forme di neoplasia maligna del tratto genitale (vulva, vagina, pene), del tratto ano-rettale e dell’oro-faringe (quindi la bocca!).

Ma perché ne parliamo? Qual è il suo impatto sulla popolazione?

Iniziamo col dire che è la più frequente infezione sessualmente trasmessa: si stima che il 50-80% dei soggetti sessualmente attivi si infetti nel corso della vita con un virus HPV. Questo perché nella stragrande maggioranza dei casi il sistema immunitario è in grado di debellare da solo il virus prima che questo possa causare lesioni e dunque l’infezione decorre in maniera asintomatica. Nei casi però in cui questo non avviene, il virus crea delle lesioni che se non trattate in tempo possono evolvere in tumore.

Inoltre, a differenza di molte persone che credono che l’HPV possa colpire solo le donne, dovete sapere che non è assolutamente così… Anche gli uomini possono essere colpiti! Anzi, vi dirò di più! L’uomo è proprio il portatore sano di questo virus: quindi non solo infetta, ma può anche essere infettato. In particolare i dati più allarmanti riguardano il tumore dell’oro-faringe che sembra essere molto più frequente negli uomini che nelle donne (presto ne parlerò in un articolo dedicato).


In ultimo sappiate che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha riconosciuto il tumore della cervice uterina come la prima neoplasia ad essere totalmente riconducibile ad una infezione: nel 99% dei casi infatti è causata da una infezione genitale da HPV!

E allora, come proteggersi?

Come sempre prevenire è meglio che curare e la miglior strategia di prevenzione è sicuramente la vaccinazione.

In tutte le Regioni italiane già da tempo è offerta attivamente e gratuitamente la vaccinazione contro l’HPV a tutte le ragazze nel 12° anno di vita e ormai in quasi tutte le regioni è attiva l’offerta gratuita anche ai maschi.

Esistono due tipi di vaccino: uno bivalente che copre dai sierotipi 16, 18 e uno quadrivalente che copre dai sierotipi 6, 11, 16, 18 (quindi protegge anche dai sierotipi che più frequentemente causano condilomi genitali).

Finora il vaccino più utilizzato è stato senza dubbio il quadrivalente. Di recente introduzione è però il vaccino nove valente, che prenderà (e sta già prendendo) il posto del quadrivalente essendo in grado di dare una copertura maggiore.

La vaccinazione anti HPV è sicuramente raccomandata prima di aver mai avuto rapporti sessuali e quindi prima di aver avuto una possibile esposizione al virus. Questo non vuol dire che donne più adulte non possano essere vaccinate! È infatti dimostrato che anche le donne già infette da un tipo di HPV vaccinale, beneficiano della protezione della vaccinazione nei confronti dei tipi di HPV dai quali non sono state infettate.

And last, but not least, la vaccinazione non deve comunque sostituire (e viceversa) l’importanza che riveste sottoporsi periodicamente al pap test o al più recente test HPV-DNA. In tutte le regioni Italiane è attiva la campagna di screening per la prevenzione del tumore alla cervice uterina con chiamata attiva a tutte le donne di età compresa dai 25 ai 64 anni.

Fabiana