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Impronte dentali: come affrontare la seduta senza paura

Impronta dentale: forma in negativo di una struttura orale ( bocca o parte della bocca ) usata per fare una replica in positivo della stessa struttura. In parole semplici è la tecnica che porta alla realizzazione di un calco di gesso della bocca ( o di una porzione di bocca ).

La procedura di “presa delle impronte” è vissuta con sentimenti discordanti da parte dei pazienti: c’è chi la ama e chi la odia.

impornte dentali che fanno venire il conato

 

 

In particolare coloro che non amano prendere le impronte sono preoccupati dal senso di soffocamento e dai conati di vomito, una paura frequente che ha il nome di emetofobia.

Ecco allora qualche consiglio per vivere più serenamente le impronte dentali:

– se avete il raffreddore o siete in un momento di allergia da pollini, rimandate l’appuntamento

– se avete delle ferite sulle labbra, compreso l’Herpes labiale, rimandate l’appuntamento

– il segreto per soffrire al minimo il conato di vomito ( riflesso faringeo ) è respirare bene con il naso: allenatevi a casa a respirare in entrata e in uscita dell’aria solo ed esclusivamente dal naso.

Nello studio dove lavoro è capitato di consegnare al paziente il “cucchiaio” per le impronte così che potesse allenarsi a casa prima dell’appuntamento, in alternativa un piccolo esercizio suggeritomi da una Logopedista è quello di tenere un foglietto di carta stretto tra le labbra e allenarsi a respirare con il naso prima in questo modo e poi a bocca aperta.

– se avete un olio balsamico potete portarvelo dietro e dare una sniffatina prima della seduta, alternativamente in studio ci sono dei disinfettanti ( anche banalmente l’alcool ) da poter annusare velocemente, giusto per aprire bene le vie aeree nasali – grazie alla collega che durante una chiacchierata su Instagram mi ha suggerito di aggiungere questo consiglio –

– la posizione ideale della poltrona del dentista è quella eretta e potete anche tenere la testa inclinata leggermente in avanti così da avvertire meno l’ingombro verso la gola inoltre sarà ovviamente cura del clinico mettere il giusto quantitativo di materiale e scegliere il portaimpronta della giusta misura per voi

– la procedura dura in media un minuto ( poi dipende dal tipo di materiali… ) : ce la potete fare! Coraggio!

La respirazione nasale non è sempre facile e immediata ( esistono condizioni come la deviazione del setto nasale che proprio rendono difficile tale respirazione ) quindi in caso di difficoltà è sempre bene parlarne con il clinico così da poter valutare come procedere.

La tecnologia ci assiste e… hanno inventato uno scanner in grado di rilevare le impronte senza l’utilizzo del materiale gommoso! Evviva!

Tatiana

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