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Il paradosso di Elvis: morire per un mal di denti

The King of Rock non aveva mezze misure e forse non le ha neanche adesso, visto che qualcuno dice che è ancora vivo, ma questa è un’altra storia.

Sicuramente non ne aveva quando mangiava: in particolare un panino da 40 mila calorie farcito con tra il resto burro d’ arachidi, banane e pancetta. Forse era una baguette oppure un toast impanato e fritto, fatto sta che Elvis se ne sparava almeno un paio al giorno.

Questa golosità sfrenata gli costò la linea e la salute fisica mentre la complicità di un medico gli garantì l’annebbiamento psichico senza il quale gli era diventato impossibile dormire.

Diecimila sono le dosi di farmaci che si fece prescrivere nel suo ultimo anno di vita. La sera in cui fu trovato senza vita accasciato vicino al gabinetto aveva in corpo una dose di tranquillanti e antidolorifici tale da stendere una mandria di bufali. E non aveva preso niente con l’intenzione di uccidersi eh! Aveva solo bisogno di non sentire male a due denti.

Se la sua attenzione nei confronti della salute generale rasentava lo zero assoluto, The King infatti aveva una vera e propria ossessione per i denti. Dopo aver mangiato il suo adorato panino doveva sempre andare a lavarseli e grazie a questo il suo sorriso bianco splendente passò alla Storia.

Un po’ di tempo fa ho scoperto cosa fece nelle ore prima della sua morte e mi si è stretto il cuore: era stato dal dentista per una bella detartrasi e due otturazioni. Quando l’effetto dell’anestesia svanì aveva bisogno di far passare il male e di dormire. L’autopsia rilevò 14 sostanze chimiche nel suo corpo in quantitativi ben sopra il limite umano, nel senso che la quantità disumana gli aveva tolto la vita, letteralmente. Niente mezze misure.

Eppure ci teneva tanto alla salute della sua bocca, come è possibile che non sia stato capace di voler bene a tutto il suo organismo?

Pensate che nella mia quotidianità mi ritrovo a dover spiegare il concetto opposto a coloro che sono attenti alla dieta, vanno dai dermatologi a controllare i nei, se un dito fa male vanno a farsi i raggi e… e se le gengive sanguinano non fanno nulla!  Come dire che quelle gengive non sono parte del loro corpo ma di quello di qualcun altro!

Una notizia dell’ ANSA del 12 maggio 2018 dice che sono 17 i milioni di persone che non fanno controlli periodici dal dentista, di cui 3, 7 sono millenials: questa generazione di giovani adulti non ha ancora capito che la prevenzione è un’arma potentissima e non la sfrutta. Addirittura pare che a non sottoporsi a visite dentistiche siano per il 70% bambini tra i 6 e i 12 anni. Un dato a mio avviso allarmante. Colpa del Sistema Sanitario Nazionale che non offre una odontoiatria d’eccellenza? Colpa dei prezzi dell’odontoiatra privato? E di quei 17  milioni che non vanno dal dentista per una questione di costi, in quanti hanno l’Iphone all’ultimo grido in mano?

Tatiana