Igienista Dentale, Dentista e Postura: un aiuto concreto
Si pensa sempre al benessere del proprio paziente ma chi pensa all’ operatore, soprattutto se è libero professionista? Ci pensiamo noi, qui, oggi.
Vogliamo lasciarvi qualche piccola dritta per affrontare meglio la vostra lunga giornata, senza diventare dei dromedari a meno di 40 anni. Come in tutti i lavori anche l’igienista e il dentista passano molte ore seduti ma, in una posizione molto differente da chi lavora alla scrivania.
Si tratta di una postura che ha continui adattamenti e molto spesso porta a sovraccarichi, soprattutto nella zona dorsale. Oltre a possibili problematiche di tunnel carpale e lombalgie.
Le assicurazioni segnalano che il 70% degli operatori in questo settore è soggetto a dolori agli arti e alle strutture muscolo scheletriche.
Come possiamo prevenire tali situazioni?
La prima soluzione rimane sicuramente legata al posto di lavoro e all’ergonomia che si va a creare nella propria postazione, cercando di seguire tutte le linee guida riguardanti sia la postura che le attrezzature usate. Oltre che a posizionare il paziente in posizioni tali da non dover costringere l’operatore a posture scorrette.
Nonostante si cerchi di seguire tutte le direttive, è inevitabile incorrere in dolori perché la verità è che:
noi non siamo fatti per mantenere una posizione per un lungo periodo.
Qualsiasi posizione, anche la più corretta, per forza di gravita, alla lunga può dar fastidio. Il segreto è variare la posizione ricercando sempre posture corrette.
Ma vediamo come farlo…
La sedia del professionista è fondamentale che venga scelta a dovere, con le ruote. Nel caso specifico dei dentisti e igienisti non è fondamentale il supporto lombare, ma può essere d’ aiuto. Successivamente sarà fondamentale regolare la seduta alla propria altezza in modo da mantenere i 110°di angolo tra femore e tronco. Questo permette di spostarsi usando la spinta dei piedi e regolare (nel caso in cui è presente) il supporto lombare, in modo tale che si appoggi a supporto della curva lombare.
Il professionista dovrà mantenere sempre attivo il proprio core (corsetto addominale e dorsale) appoggiando il proprio peso sui dischi (ossa sporgenti che si trovano sui glutei). È sbagliato e dannoso mantenere per lunghi periodi il bacino in antiversione e, quindi, portare tutta la schiena ad assumere una forma a C.
Le spalle dovrebbero rimanere sempre rilassate o fissate alla colonna e distanti dalle orecchie. Il piano di lavoro è ottimale se posizionato a circa 30-40 cm dalla messa a fuoco del clinico
L’utilizzo di sistemi di ingrandimento aiuta moltissimo a mantenere proprio questa distanza di lavoro.
Le regole le abbiamo ripassate ma, la verità, è che durante la giornata ci si dimentica di tutto e, per stanchezza, si tende ad assumere altre posizioni. Le gambe si accavallano. Il capo si antepone perché la vista tende a stancarsi e, quindi, si vede di meno con conseguente tendenza a far avvicinare la testa al punto di interesse, si inizia a staccare la lombare dalla seduta, sprofondando come quando siamo in divano, e cosi via fino ad un punto di non ritorno.
Come possiamo fare per combattere questo nostro vizio?
Come tutti i vizi bisogna combatterli a piccolissime dosi.
Il consiglio che vi diamo è strutturare la giornata in modo da non arrivare mai a perdere completamente il controllo su voi stessi.
Vediamo alcuni consigli pratici:
1. Organizzare la propria agenda inserendo gli appuntamenti più impegnativi e lunghi nelle prime ore della giornata in cui si è fisicamente meno stanchi.
2. Mantenere attivo il core con la respirazione. Sembra scontato ma, la respirazione per le donne si concentra spesso sulla parte alta del torace con respiri brevi e ripetuti velocemente e, viceversa, gli uomini tendono a bloccare il torace e respirare solo di pancia.
Ricordarsi di respirare con 2-3 respiri profondi ogni ora, lavorando con il diaframma, aiuterà ad allentare le tensioni e diminuire anche lo stress. 1 min di respiro profondo lo consigliano anche molti orologi smart ma, nel caso non li usiate, basta una sveglia puntata ogni 2-3 ore. Provare per credere.
3. Riservare a se stessi sempre qualche minuto di pausa tra un paziente e l’altro, per sgranchire le gambe con qualche passo e idratarsi. Sembra inutile ma, una pausa di 2-3 min, può veramente essere un tocca sana per chi lavora 8 ore al giorno. Tutto sommato sono solo 30 minuti “persi” per guadagnarci in salute, che sicuramente vale di più.
4. Dedicare almeno 10 min al giorno di stretching mirato per compensare i vostri “vizi” posturali. Eseguire 3- 4 esercizi di stretching con costanza sembra noioso e inutile ma, alla lunga, ripaga. Più di molte altre attività fatte sporadicamente.
Vi elenco qui di seguito 5 esercizi da provare a fare in pausa pranzo o a fine giornata, oppure, ancora meglio, se per caso un appuntamento salta. Insomma, quando volete ma cercate di essere costanti.


– 10 cane-gatto sullo stipite della porta o in appoggio sulla poltrona: come si nota dalla foto si tratta di una sequenza di due esercizi da ripetere abbinata alla respirazione. Quando andiamo in massimo allungamento della catena anteriore (testa con sguardo in alto e lombare accentuata) dovremo inspirare e gonfiare la pancia. Viceversa, quando andremo a creare la C con la schiena e il bacino espireremo cercando di far rientrare l’ombelico verso la colonna (detto anche “risucchiare l’ombelico”).


– 10 iperestensioni del dorso da seduti: partendo dalla posizione seduta con le mano legate dietro al capo, iperestendere il tronco mantenendo l’addome attivo e cercando di portare la colonna sempre in allungamento verso l’alto. Successivamente chiudersi completamente in flessione massima verso terra. Fate attenzione mentre vi flettete e mentre vi estendete di compire un movimento lento immaginando di arrotolare e srotolare la colonna una vertebra alla volta.

– Allungamento pettorale: aiutandovi con una parete o proprio con la poltrona dello studio mantenere l’allungamento massimo del pettorale per 1 minuto per lato. Fate attenzione a mantenere la schiena sempre eretta e le spalle distanti dalle orecchie.
– Allungamento della colonna con extra rotazione delle spalle:

aiutandosi con una parete, appoggiate tutta la colonna al muro facendo aderire bene la lombare, le spalle e il capo cercando di spingere il mento verso lo sterno in modo da allungare bene la cervicale. Appoggia i gomiti a parete con le spalle a 90 gradi e rilassate. Ruota la spalla in extra rotazione portando il dorso della mano verso la parete. Fermati senza forzare il movimento. Mentre extra ruoti la spalla inspira. Tornando a 90 gradi espira.
– Squadra su bancone: utilizzando il bancone da lavoro o la poltrona stessa, posizionati a squadra cercando di mantenere le gambe tese e la schiena più parallela al pavimento possibile. L’ obbiettivo è quello di comprimere le spalle verso terra e mantenendo il capo allineato alla colonna oltre che a cercare di mantenere gambe tese e schiena ben allineata.
5. Praticate almeno 90 min di attività fisica a settimana per rinforzare il dorso e le spalle, oltre a correggere i possibili vizi posturali. Qualsiasi attività sembrerebbe andare bene ma, la verità è che non tutte le attività fisiche sono uguali. Vi consiglio di approcciare sempre ad attività personalizzate alle vostre esigenze. Se l’attività di personal non è di vostro gradimento e preferite attività di gruppo, vi consiglio di abbinare più pratiche, e qualche esempio potrebbe essere: pilates e nuoto, yoga e crossfit oppure stretching e circuit training. Le possibili varianti, in realtà, sono moltissime. Sicuramente sconsiglio attività solo cardio, in cui si utilizzano solo gli arti inferiori; come corsa e bike. Un’alternativa ottima è l’ home fitness. l’importante è abbinare, sempre, la componente di stretching con un potenziamento mirato.
Scritto e ideato da Maria Silvestri
Toglietemi tutto ma non la mia tuta. Questa sono io: tutta sport e benessere.
Certo qualche sgarro lo faccio anche io (sennò sai che noia!)
Fin da piccola pensavo più allo sport che alla scuola così ho deciso di studiare lo sport.
Nel 2015, a Bologna, mi sono laureata in Scienze e Tecniche dello Sport concludendo un percorso fatto di studi, alternati al mio lavoro preferito: allenare!
E come dico sempre io:” fai quello che ami e non lavorerai un solo giorno della tua vita”.
Da questa mia passione per il wellness (inteso come sport e benessere) e da una complicata relazione a distanza, resa più semplice da una quotidiana videochiamata, nasce la mia idea di wellness via webcam.
Nel 2018 ho così fondato la mia start up WellCam.fit, una community che offre servizi di Personal Trainer via webcam per cercare di avvicinare trainer e clienti.
Trovate me e gli altri trainer su www.wellcam.fit “il tuo benessere a portata di camera”.

