HIV: cos’è, come si prende, come si previene
Il 1 dicembre si celebra la giornata Mondiale contro l’HIV.
L’HIV è da sempre una malattia che fa paura e di cui si è sempre parlato molto.
Per darvi un’idea dell’entità del fenomeno vi riporto qualche dato elaborato dal Centro Operativo AIDS (COA) dell’Istituto Superiore di Sanità.
Nel 2017, sono state segnalate 3.443 nuove diagnosi di infezione da HIV pari a un’incidenza di 5,7 nuovi casi di infezione ogni 100.000: l’incidenza più alta è stata osservata tra le persone di 25-29 anni.
Le diagnosi di nuovi casi di AIDS sono state 690 pari a un’incidenza di 1,1 nuovi casi per 100.000 residenti. Ma il dato davvero allarmante è che il 73,9% di questi casi, ignorava la propria sieropositività e ha scoperto di essere HIV positiva nei pochi mesi precedenti la diagnosi di AIDS.
A questo punto è bene chiedersi: sappiamo davvero di cosa stiamo parlando?
L’ HIV è il virus dell’immunodeficienza umana che indebolisce il sistema immunitario al punto da rendere difficile combattere anche le più semplici infezioni opportunistiche che, in condizioni normali, potrebbero essere curate più facilmente.
Si trasmette attraverso sangue infetto (anche da madre a feto) e tramite rapporti sessuali non protetti (orali, anali, vaginali). Negli ultimi anni è aumentata la percentuale di casi attribuibili ad una trasmissione omosessuale.
L’unico modo per prevenire l’infezione da HIV è utilizzare sempre il preservativo in ogni tipo di rapporto sessuale.
Una persona contagiata viene definita sieropositiva all’HIV. Molto spesso le persone sieropositive non sanno di essere state contagiate, possono vivere per anni senza alcun sintomo e accorgersene solo al momento della comparsa di una malattia opportunistica.
Infatti l’infezione da HIV è la condizione in cui viene riscontrata la presenza di anticorpi anti HIV, senza che si manifestino altre infezioni. In questa fase l’assunzione di farmaci antiretrovirali, che riducono e bloccano la replicazione virale, è FONDAMENTALE per evitare che l’infezione progredisca in AIDS, fase in cui invece le infezioni opportunistiche si manifestano sotto forma di malattia.
C’è da dire una cosa: negli anni la medicina ha fatto molti passi avanti, le terapie antiretrovirali hanno migliorato e allungato la sopravvivenza delle persone sieropositive.
Oggi con l’HIV si vive, ci sono donne che riescono ad avere gravidanze nonostante la sieropositività. Inoltre, scoprire il più precocemente possibile di essere infetti, permette di iniziare presto l’assunzione della terapia ed evitare che l’infezione sfoci in AIDS; in più, cosa non di poco conto, sapere di essere sieropositivi permette di evitare di infettare altre persone.
Una testimonianza importante del mondo dello sport è quella di Earvin “Magic” Johnson che grazie al clamore che la sua dichiarazione pubblica nel 1991 fece a livello mediatico, è tuttora impegnato in campagne di sensibilizzazione.
E allora cosa fare?
Per sapere se si è stati contagiati è necessario sottoporsi ad un test per la ricerca di anticorpi anti-HIV tramite un prelievo di sangue.
Il test per l’HIV in Italia viene fatto in forma ANONIMA e GRATUITA.
Se si sono avuti rapporti a rischio, è raccomandato effettuare il prelievo di sangue almeno 3 settimane dopo (anche un mese) l’eventuale esposizione e ripeterlo a distanza di 3 mesi per avere una risposta certa.
Questo perché esiste il così detto “periodo finestra” ovvero il periodo che intercorre tra il momento del contagio e il momento in cui è possibile riscontare una positività anticorpale al test, che nel caso dell’HIV va da 3 settimane a 3 mesi.
Esistono anche dei test rapidi che permettono di avere una risposta in pochi minuti: uno è il test sulla saliva (che deve comunque essere somministrato da personale sanitario), l’altro test è detto anche auto test e si vende in farmacia.
Fate però attenzione a due considerazioni se utilizzate questi tipi di test:
– ricordatevi sempre che esiste il periodo finestra (per esempio se avete avuto un rapporto a rischio ieri, non ha alcun senso fare il test oggi!)
– la diagnosi definitiva di infezione da HIV viene fatta sempre e soltanto attraverso il prelievo di sangue che va a ricercare gli anticorpi specifici anti HIV
Ma allora, chi deve fare il test per l’HIV?
Chiunque abbia avuto un rapporto sessuale non protetto; oppure se siete una coppia fissa e stabile fate entrambi il test per l’HIV, è una forma di prevenzione per voi stessi e per il vostro partner.
Non abbiate paura, la miglior forma di prevenzione è la conoscenza!
Ecco qualche link utile:
Durante la settimana di prevenzione contro l’HIV, molte città organizzano campagne di sensibilizzazione nelle università, asl, ospedali, effettuando il test senza appuntamento.
A questo proposito vi consiglio di guardare questo sito dove potete cercare nella vostra regione i centri nei quali è possibile effettuare il test per l’HIV e le malattie sessualmente trasmesse. Inoltre potrete trovare molte informazioni interessanti non solo sull’HIV, ma in generale sulle malattie a trasmissione sessuale.
Un numero verde dedicato 800 861 061
Le FAQ del Ministero della Salute

