Fertilità e normopeso: facciamo chiarezza
Quando il desiderio di un bambino si fa strada nella mente di una donna siamo tutte portate a pensare che sia sufficiente volerlo fortemente e arriverà. Per molte donne e molte più di quello che si è portati a credere, questo non avviene, o meglio non avviene così facilmente.
Questo è un articolo che scrivo in doppia veste, quella di Dietista ma soprattutto quella di Donna e Mamma o dovrei dire “finalmente mamma”.
Sono una Dietista, e sono diventata una mamma, lo sono da quattro anni e anche se tutto questo oggi mi sembra la normalità c’è stato un tempo non poi così lontano dove il pianto e la paura, la tristezza e molto altro facevano parte della mia vita.
Sia chiaro che ho cercato fin da subito di combattere la mia battaglia con tutta la forza e positività possibile ma so anche che è normale sentirsi come mi sono sentita spesso io e di questo non me ne sono mai fatta una colpa.
Ho conosciuto Tatiana attraverso un social, uno strumento apparentemente così poco tangibile eppure di una potenza incredibile che può avvicinare le persone in modi sconosciuti ma concreti. Le persone qui si trovano, si incontrano, si pesano e si misurano, ci si capisce da subito, certe “battaglie” non le si combatte mai da soli e io questa battaglia ho giurato a me stessa che l’avrei vinta e che avrei aiutato altre donne come me a cercare quantomeno di fare tutto il possibile per vincerla.
Le cause di infertilità sono molteplici: sindromi dell’ovaio policistico, patologie e squilibri ormonali vari, stile di vita scorretti che portano inevitabilmente a toccare il nostro peso corporeo che ovviamente ne risente in eccesso o in difetto.
Oggi voglio dirvi che tutto questo è legato a doppio filo alla nostra alimentazione: certo, è vero che non si risolve tutto semplicemente mangiando nel modo giusto, ma oggi pensare che l’alimentazione non svolga un ruolo chiave per la fertilità di coppia è decisamente troppo superficiale.
La fertilità è bene ricordare è qualcosa che riguarda sia la sfera femminile che quella maschile pertanto un cambiamento di abitudine alimentare deve necessariamente coinvolgere tutta la famiglia e non solo la donna in questione.
Da cosa partiamo dunque?
Forse dalla cosa più semplice e banale, il peso!
La condizione di sovrappeso o obesità così come quella di sottopeso determinano squilibri ormonali a carico degli ormoni quali FSH (ormone follicolo stimolante) e LH (ormone luteinizzante).
FSH e LH sono gonadotropine che hanno come bersaglio di azione le gonadi ovvero le ovaie per le donne e i testicoli per gli uomini, capite dunque bene quanto sia importante mantenere una condizione di peso ottimale per evitare gli squilibri sopra elencati.
Qual è dunque la condizione che medici e nutrizionisti definiscono NORMOPESO?
Il concetto di normopeso è più ampio di quello che si crede, non esiste un numero definito, bensì una ZONA NORMOPESO.
Il calcolo della propria zona normopeso si effettua con una semplice formula, qui vi metto il link del sito del Ministero della Salute che vi permette di calcolarlo automaticamente inserendo il vostro peso attuale e la vostra altezza.
Sulla base dei risultati ottenuti la zona normopeso e quindi l’ IMC (indice di massa corporea) dovrebbe trovarsi in un intervallo tra il 18,5 e 24,9 .
Questo dato da solo non basta per dare un risultato definitivo perché ciascuno di noi è diverso e va valutata la storia del soggetto e la massa corporea.
L’IMC è un indice che indica un rapporto tra massa grassa e massa magra, che sono ugualmente importanti per la nostra salute. Il grasso in eccesso va sicuramente evitato, ma è pur vero che non si può nemmeno rischiare di averne poco (vedi condizioni di sottopeso, o sport a livello agonistico che ne diminuiscono drasticamente la quantità).
Gli ormoni sessuali sono sintetizzati a partire dal colesterolo. Per questo per una donna è essenziale avere una massa grassa intorno al 22% per garantire e sostenere la regolarità del ciclo ormonale e mestruale, uno spostamento di tale parametro in eccesso o in difetto ne compromette la capacità riproduttiva portando addirittura alla perdita del ciclo e quindi allo stato di amenorrea.
Una donna senza ciclo mestruale dovrebbe immediatamente preoccuparsi di questa condizione alterata della normalità.
Spesso invece avviene che in età post adolescenziale le ragazze notino alcune variazioni del ciclo ma non se ne preoccupino pensando quasi che così “hanno una scocciatura in meno”.
Quanto di più sbagliato si possa fare perché si porta avanti nel tempo questa condizione di ciclo mestruale irregolare o assente che determina poi un aggravamento di tutta la condizione ormonale una volta che arriva il momento di ricercare un figlio.
Essere nel range di normopeso però non significa avere una dieta equilibrata e varia, quindi ancora una volta questo non è l’unico parametro che possiamo valutare.
Ci sono moltissime donne che seguono diete sbilanciate in macronutrienti, privilegiando le proteine (perché “magre”) ed evitando grassi e carboidrati (perché fanno ingrassare), queste donne rimangono spesso nel range di normopeso ma sono in uno stato catabolico , il loro organismo quindi si trova nella condizione di lavorare il doppio per poter garantire l’energia necessaria a cervello, cuore e a tutti i muscoli per lavorare al meglio.
Il corpo deve poter trasformare le proteine in zuccheri anziché averli pronti dai carboidrati che noi assumiamo attraverso il cibo.
Questa è una situazione di stress che il corpo vive cercando di tamponare come può, ma come ben sappiamo il corpo per poter funzionare ha bisogno del carburante e l’energia è data proprio dai carboidrati che dovrebbero rappresentare la base della nostra alimentazione e non devono essere ridotti al minimo come invece le donne tendono a fare vuoi per false credenze, vuoi per marketing e moda, vuoi per percorsi di dieta fatti non nel modo corretto.
Ma attenzione se qui diciamo che i carboidrati sono e possono diventare nostri amici non dobbiamo dimenticare che esistono vari tipi di carboidrati e che la risposta a tutto sta nella scelta corretta che si fa di questi. Ne parleremo prossimamente nel dettaglio.
Cambiare abitudini alimentari: dovete volerlo davvero.
Potrei elencarvi una serie di frasi fatte sulla corretta alimentazione, cose che avete già letto e riletto in moltissimi post su vari blog, il fatto è che non basterà a cambiare le vostre abitudini alimentari a meno che non vogliate farlo voi in primis e lo vogliate fare nel modo più corretto possibile.
Se siete nella condizione di sottopeso o sovrappeso è chiaro che non siete in grado di alimentarvi correttamente e in modo adeguato, magari avete già fatto diete fai da te in passato o magari siete stati anche seguiti da qualche professionista ma forse non eravate motivati o semplicemente avete (si può succedere) sbagliato il professionista che faceva al caso vostro.
Il primo e unico consiglio quindi che vi voglio dare è di affrontare questo percorso seguiti da una Dietista (o nutrizionista del caso) che vi segua nella vostra ricomposizione corporea perché di questo si tratta, non si tratta semplicemente di perdere peso, o di guadagnarlo, perché l’equilibrio massa magra e massa grassa deve rimanere corretto e solo con l’ausilio (ad esempio) di un impedenziometro (strumento che misura e determina la composizione corporea in massa magra, grassa e acqua totale) potete capire se la vostra perdita di peso o aumento e relativa ricomposizione corporea è corretta.
Seguire un percorso di educazione alimentare completo, dove non ci sia il solo foglio con l’elenco degli alimenti e le grammature, ma ci sia la capacità del professionista di trasmettere il proprio sapere, di passare i concetti semplici che servono alla persona per diventare autonoma.
Non esiste la dieta perfetta, non esiste il menù ideale, esiste la condizione di autonomia che raggiungerete attraverso un percorso di rieducazione alimentare che vi permetta di camminare con le vostre gambe per tutta la vita.
Insisto con il passarvi questi concetti perché spesso si crede di dover fare determinate scelte solo in funzione di un unico obiettivo (vedi la ricerca di un figlio) invece questo tipo di cambiamenti devono riferirsi alla visione della vita in generale, perché una volta diventate madri (padri, genitori in generale) sarete voi a trasmettere ai vostri figli i concetti di corretta alimentazione per evitare che gli errori si ripetano nel tempo e ricadano sui vostri stessi figli.
Concludo qui questo post che vuole più essere una riflessione che un post didattico (di quelli il web è pieno zeppo).
Nel prossimo appuntamento faremo qualche passo indietro per capire bene cosa significa alimentazione sana in particolare capiremo quanto sia importante il giusto apporto di frutta e verdura.
Verdiana Ramina è dietista, ma prima di esserlo è una grande donna. Forte, energica e determinata. L’ho conosciuta quando sulle sue story su Instagram cercava una igienista dentale. Voleva creare dei contenuti di qualità per sviscerare tanti argomenti ancora troppo poco conosciuti come la correlazione tra salute orale e alimentazione. La stimo molto e spero che riteniate preziose le informazioni che vi ha fornito.

