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Bruxismo e bite: quando la causa è lo stress

Bruxismo: digrignare i denti. sfregamento involontario, ritmico e spasmodico dei denti, in genere durante il sonno. La forza così generata può causare trauma da occlusione.

Eccoci qui a parlare nel dettaglio del bruxismo  dalla definizione che ho trovato sul mio fedelissimo Glossario per igienisti dentali.

Dovete sapere che negli ultimi anni c’è stato un vertiginoso aumento dei pazienti che si sono accorti di soffrire di bruxismo: in Italia 15 milioni di persone secondo l’Accademia Italiana di Odontoiatria Protesica.  Questo perché l’era in cui viviamo ci sottopone a grandi stress e ansie quotidiane e tra le principali cause di questo disturbo ci sono proprio le condizioni psico-patologiche.

Per farvi una idea: negli ultimi anni è stato evidenziato come il 65% dei bambini vittime di bullismo soffrono di bruxismo, contro il 17% dei bambini non bullizzati ( notizia ANSA ).

roberto capelli odontoiatraCerto anche difetti della occlusione dentale e problemi alla mandibola si annoverano tra le cause del disturbo, ma negli ultimi anni purtroppo il responsabile numero uno è lo stress e si può manifestare di giorno nel 30% dei casi e di notte nel 12%.

Ho chiesto al Dottor Roberto Capelli, odontoiatra, di aiutarmi a darvi qualche informazione in più sul bruxismo facendogli qualche domanda.

 

Bruxismo: quali sono i sintomi?

Non è sempre facile diagnosticare questo disturbo perché è involontario e spesso i pazienti non ne sono consapevoli: quando vengono in studio e noto l’usura dei loro denti, l’aspetto meno lucido e più giallognolo dello smalto e la presenza di recessioni gengivali, solitamente sono io che li consapevolizzo.

Per questo motivo vi invito a monitorare alcuni aspetti:

  • chiedete al vostro partner se avverte dei rumori strani durante il vostro sonno: i denti che stringono fanno un rumore sordo, così come l’apertura-chiusura della bocca a scatti
  • fate caso se la mattina avete dolore o indolenzimento alla mandibola e ai muscoli delle guance, fino addirittura ai mal di testa/emicranie mattutine
  • fate caso all’aspetto dei vostri denti: sono opachi? ingialliti? sembrano più corti? avete la sensazione che non siano “saldi”?
  • fate caso se vi si sono ritirate le gengive e se avete maggiore sensibilità al freddo e alle bevande zuccherate

Come avrete capito i denti sono profondamente coinvolti in questo disturbo e di fatto si consumano sotto lo stress masticatorio e tensivo a cui sono sottoposti: è molto importante evitare l’utilizzo di dentifrici whitening ad alto indice di abrasività prediligendo dentifrici remineralizzanti (Biorepair, Biosmalto, Sensodyne ripara&protegge, Elmex ecc).

Bruxismo: come si contrasta?

Un mezzo estremamente utile per contrastare questo disturbo è il BITE.  Questo dispositivo viene realizzato su misura bite mascherina notturnaattraverso la rilevazione delle impronte delle due arcate dentarie. E’ una mascherina trasparente in resina che una volta in posizione stimolerà il rilassamento della muscolatura andando a ridurre notevolmente le forze dei muscoli masticatori. Inoltre rappresenta di fatto una protezione importante dall’usura dei denti (infatti spesso nel tempo il bite si consuma al posto dei denti…)

Esistono diversi tipi di bite?

Sì.

  • il Nightguard (il più frequente): flessibile, morbido. Si consiglia in assenza di sintomatologie correlate all’articolazione temporo-mandibolare ma per i pazienti che presentano chiari segni di usura dentale, abrasione e recessione gengivale

  • il bite rigido: si consiglia ai pazienti che avvertono il coinvolgimento della mandibola e quindi sentono scrosci e click mandibolari, fanno fatica ad aprire la bocca e sentono male all’articolazione se stringono i denti.

Esistono dei bite universali acquistabili in farmacia: cosa ne pensi?

Non sono personalizzati e customizzati sull’occlusione del paziente. Per questo motivo non possono essere performanti. Inoltre non stanno fermi e quindi non garantiscono il “blocco” della mandibola fondamentale per il rilassamento del complesso muscolare.

Bite: qual è la durata media?

Il bite va indossato tutte le notti e nei casi più gravi anche nelle ore del giorno dove ci si accorge di digrignare, ad esempio in ufficio concentrati davanti al pc.

 

Dal punto di vista igienico è fondamentale eliminare i residui di saliva che si accumulano sulla superficie del bite durante la notte. Non sono pochi i casi in cui i pazienti mi portano il bite in studio per farmi eliminare il tartaro che vi si è creato! Per non parlare dell’odore sgradevole che nel tempo potrebbe svilupparsi. Il consiglio che posso darvi è quello di lavarlo accuratamente ogni mattina sotto l’acqua fredda con un gel detergente specifico con proprietà antibatteriche (io prescrivo sempre il Geldis). Una volta spazzolato energicamente con questo gel e una volta risciacquato vi suggerisco di asciugarlo prima di riporlo nella sua scatolina. Solo attraverso una routine come questa ne garantirete igiene e trasparenza (nel tempo tende ad ingiallire e spesso questo vi infastidisce).

bite pulito con detergente specifico

spazzolare il biterisciacquare il bite

 

Ultima informazione che voglio darvi su questo disturbo: la vita frenetica che viviamo non aiuta ma sappiate che se soffrite di bruxismo anche il consumo di alcolici, il fumo e l’assunzione di sostanze stupefacenti possono aggravarne le manifestazioni.

In conclusione vi segnalo che l’osteopatia può aiutare nel controllo di questo disturbo e trovate un articolo dedicato QUI.