Alimentazione e chemioterapia: come assistere il malato oncologico
Oggi voglio parlarvi di un argomento particolarmente delicato che mi sta molto a cuore: l’alimentazione dei malati oncologici. Vi dico fin da subito che qui non troverete una dieta, bensì dei consigli pratici per coloro che si trovano a dovere – potere aiutare e supportare le persone che stanno combattendo una delle battaglie più dure, quella contro il cancro.
Ecco 7 cose da sapere quando ci si prende cura di un malato oncologico
- una persona adeguatamente nutrita, diversamente da una malnutrita, tollera meglio i trattamenti farmacologici a cui si sottopone e diminuisce i tempi di ospedalizzazione: si sa che il recupero a casa propria è più rapido e meno stressante
- ricordate che chi è affetto da una malattia oncologica deve essere inserito in un percorso ad hoc di counseling nutrizionale con supporto psicologico
- molto spesso si presentano dolore e difficoltà a deglutire soprattutto se il tumore è localizzato nel distretto testa collo, (caso in cui servirà anche un percorso logopedico) o se stanno effettuando chemio e/o radio terapia. Queste cure possono provocare irritazione e lesioni del cavo orale e dell’esofago rendendo la masticazione e la deglutizione difficili, dolorose e nel peggiore dei casi impossibili. In queste situazioni è utile utilizzare dei prodotti specifici che allevino il dolore e che mantengano idratato il cavo orale ed eventualmente succhiare dei cubetti di ghiaccio subito prima della terapia
- se cibarsi diventasse un problema credo che sia importante lasciare liberi di mangiare ciò che desiderano limitando alimenti come cracker, grissini e affini che tendono ad asciugare, impastare e ferire creando piccoli taglietti sulle mucose della bocca; anche sale, pepe, spezie e cibi processati andrebbero evitati in favore di frutta, verdura e alimenti proteici meglio se di origine vegetale
- l’impiego di integratori va sempre valutata molto attentamente con l’oncologo perché durante le terapie attive possono verificarsi interazioni e complicanze spiacevoli. Qualora ci fosse una carenza accertata di nutrienti o vitamine sarà sempre l’oncologo a consigliare il tipo di integrazione
- obbligare a mangiare chi sta combattendo con tutte le proprie forze una battaglia così dura può essere controproducente soprattutto da un punto di vista psicologico

- frullati e omogeneizzati possono semplificare la deglutizione, ma al contempo possono risultare poco appetibili. È importante quindi cercare di rendere le ricette il più gustose possibile e rendere i piatti belli da vedere, invitanti e colorati per stimolare il desiderio di mangiare
A questo proposito vi consiglio un libro dove potete trovare spunti ed idee per piatti invitanti, gustosi ed equilibrati: Teneramente buono. Questo libro sostiene l’associazione Tra Capo e Collo – Onlus che ha tra i suoi obiettivi quello di aiutare i pazienti oncologici e le loro famiglie ad affrontare le problematiche pre e post intervento garantendo loro un’ elevata qualità di vita.

Acquistando questo libro farete del bene e aiuterete i vostri cari a nutrirsi con gusto attraverso 44 ricette specifiche per chi ha problemi di masticazione: lo trovate QUI.
Ricordate bene una cosa: le persone a cui state dando aiuto non vogliono essere considerate anche da voi come malate, ma solo come persone che amate.

